martedì 30 dicembre 2014

I migliori 10 del 2014


Buongiorno carissimi! 
Come ogni anno sono qui per lasciarvi la mia personalissima classifica, con i dieci migliori libri letti durante l'anno! Siete pronti? 


ECCOLI QUI: 

10 L'altra parte di me




Letto proprio il mese scorso mi ha colpito per la dolcezza con cui è narrata la storia e per la forza dimostrata dalle due protagoniste nel portare avanti il loro amore. 

9 Le cose che non so di te




Una storia semplice e al tempo stesso complicata, una di quelle che ti chiudono lo stomaco in un nodo ben stretto. Assolutamente consigliato a chi ha voglia di leggere una bella storia. 

8 Il tuo meraviglioso silenzio 




La vera sorpresa di quest'anno. Non immaginavo di affezionarmi tanto a Nastya e Josh, e invece li ho adorati. Una splendida storia d'amore, sicuramente diversa dalle solite. 

7 Cercando Alaska





John Green colpisce ancora e mi regala l'ennesimo libro da amare. Per fortuna sono riuscita a trovare la copia cartacea, ora devo solo rileggerlo e riempirlo di post-it. 


6 Amabili resti



Mi accorgo ora di non aver scritto la recensione di questo libro. Strano, perchè mi è piaciuto tantissimo, molto più del film (che comunque reputo bello). Sarà che nel libro la storia è più completa, c'è tanto di più da scoprire. 

5 La prima cosa bella




Bianca non mi delude mai! Ok non ho ancora avuto il seguito di "Albion", ma questa piccola chicca è stata un grande regalo. Nessun libro quest'anno mi ha messo di buon umore come "La prima cosa bella".. fantastico!!

4 Il profumo del pane alla lavanda




Inizia così la mia storia d'amore con Sarah Addison Allen. Un'autrice che ha saputo trasportarmi in un mondo ricco di magia, profumi e dolcezza. 

3. Un posto chiamato qui




Cosa posso dire di questo libro? Al momento per me è il migliore scritto dalla Ahern. Leggerlo ha riempito il mio cuore di speranza e amore. 

Bene a questo punto dovrei postare gli ultimi due libri rimasti, il problema è che non riesco a scegliere tra i due! Quindi ho deciso che vanno entrambi al primo posto, perchè davvero non posso decidere. 

I due migliori libri di quest'anno sono due thriller, che mi hanno tenuta incollata alle loro pagine dall'inizio alla fine. Personaggi credibili, personaggi folli, personaggi che nella mia vita non dimenticherò mai. 

ECCOLI QUI: 


Davvero è impossibile scegliere, se li avete letti entrambi sarete sicuramente d'accordo con me!!

Recensione "L'amore bugiardo" e Recensione "La verità sul caso Harry Quebert"  (chiamato dalla sottoscritto "Lo strano caso di Harry Quebert XD) 

Se avete voglia di lasciarmi la vostra classifica sarò felicissima di leggerla!
Speriamo che il 2015 ci porti tante nuove, splendide letture!
A presto
Monica 


lunedì 29 dicembre 2014

Speciale "Cover IN - Cover OUT" La più bella e la più brutta del 2014

Buongiorno cari lettori, 
anche da voi è arrivato il freddo polare? Questa mattina al lavoro (in collina) segnava - 4 e ieri ha nevicato per buona parte della giornata, fortuna che si è sciolta subito!!

Siete pronti per scoprire la cover migliore e quella peggiore del 2014?? Le avete votate voi, quindi on dovrebbe essere una grande sorpresa. 

Partiamo dalla più bella, così ci rifacciamo gli occhi.. per il 2014 VINCE: 


Era anche la mia preferita. Sono semplicemente incantata da questa cover e sto seriamente pensando di continuare questa saga in inglese, perchè sono curiosa di vedere come andrà a finire. 

Bene, la parte bella della rubrica finisce qui, perchè adesso arriva quella brutta... ma brutta forte!!!

Per le cover OUT VINCE: 


L' uomo con il pannolone... ehm no, volevo dire con le mutande!!! 
Mamma mia ragazzi più la guardo più rabbrividisco.. orrenda al 200%. 

Per quest'anno è tutto miei cari, grazie mille per esservi affezionati alla mia rubrica, sono felice che vi sia piaciuta. Per l'anno prossimo ho già tante nuove cover da farvi vedere, spero di ritrovarvi qui sempre più numerosi. 

A domani con la classifica dei libri più belli del 2014. 
Monica 


venerdì 26 dicembre 2014

Nuovi arrivi #30

Buongiornooooooooooooo! 
Siete sopravvissuti al mega pranzo di Natale? Io, un po' rotolando, un po' arrancando sono seduta davanti al pc per farvi vedere i nuovi arrivi libreschi che Babbo Natale mi ha portato (e non solo lui XD). 


Partiamo con due libri regalo della CE Giunti Y, che ringrazio vivamente! 



Opal  lo desideravo tanto, e come ogni buon regalo si è fatto attendere! Ad un certo punto pensavo non arrivasse più. Ed invece, a pochi giorni dal Natale, eccolo qui :) 

Quello che gli altri non vedono  mi sembrava un libro un po' diverso dal solito, e anche carinissimo. Spero non mi deluda, ma dalle recensioni che sto leggendo in giro, sono sicura che non sarà così!

Ecco, invece, i regali degli elfi di Babbo Natale: 


Le stanze buie : Ho desiderato questo libro dal primo momento in cui ho letto le recensioni entusiaste di tutti i miei amici blogger! L'elfo Bianca ha esaudito il mio desiderio. Come potete vedere all'interno c'è già un segnalibro, perchè non ho saputo resistere e l'ho iniziato subito! 

Bianca come il latte Rossa come il sangue  è il regalo della mia nipotina Isabel. In teoria dovremmo leggerlo insieme, ce la faremo????

Cuori di carta è lo splendido regalo dell'elfo Denise :) Grazie mille tesoro, non vedo l'ora di leggerlo!!!

Ecco qui, questo è tutto. E voi cosa avete ricevuto sotto l'albero? 

Monica 


lunedì 22 dicembre 2014

Buon Natale a tutti...

Un post veloce, veloce per augurarvi Buon Natale!

Un post semplice per ringraziarvi ancora una volta dell'affetto che dimostrate ogni giorno al mio piccolo spazio, anche se ultimamente sono poco presente. 

Un post per lasciarvi qualche immagine scattata da me.

Spero che questo Natale possa essere sereno per tutti voi, che possiate passarlo con le persone che più amate. Riposatevi, leggete tanto, mangiate con moderazione (se ci riuscite XD), ma soprattutto regalatevi momenti indimenticabili con le persone a voi più care!!








Buon Natale a tutti 
Monica 

giovedì 18 dicembre 2014

Speciale "Cover IN - Cover OUT" Eleggiamo la cover più bella!


Buongiorno miei cari!
Dopo esserci quasi accecati con le cover più brutte dell'anno, eccoci qui per eleggere quella più bella! Finalmente con queste potrete rifarvi un po' gli occhi. 


Siete pronti? Eccole qui: 



Esattamente come avete fatto con le brutte potete votare la vostra personalissima classifica menzionando solo i numeri!!

Il giorno 30/12 posterò i risultati!

Sono felice che il primo anno di questa rubrica abbia avuto così successo, speriamo di trovare tante nuove cover per l'anno prossimo. 

A voi la parola!

A presto
Monica 


mercoledì 17 dicembre 2014

Syntechè - Il volo della falena Blogtour terza tappa

Buongiorno a tutti!
Eccomi di ritorno con la terza tappa del Blogtour dedicato al libro Syntechè - Il volo della falena scritto da Carla Saltelli. 



Il futuro: secoli di tecnologia e di inquinamento sono stati risolti con una catastrofe naturale che ha spinto la razza umana alla semi estinzione. I sopravvissuti, arroccatisi nei pochi lembi di terra rimasti, hanno scoperto di non essere soli e di non avere a che fare con una natura inerme. Hanno scoperto forze, presenti e consapevoli, in grado di offrire loro una tregua da ulteriori disastri climatici: è l’alba del Trattato, la fine della tecnologia, la fine della violenza sulla natura. Per alcuni, tuttavia, è anche la fine della civiltà. Anni dopo, questo patto tra umani e natura ha ancora bisogno di persone che lo difendano. Yan è uno di loro, nato sotto l’impronta delle regole del Trattato, cresciuto in mezzo alla natura, respinto dagli umani. Come lui ce ne sono tanti, Tramiti li chiamano, e il loro compito è mediare tra le due fazioni ancora in lotta.


TAPPE

Le tappe del BlogTour: 

Emozioni in bianco e nero  il 26 novembre. Intervista all'Autrice
Parole al ventorecensioni libri il 4 dicembre. Luoghi e oggetti/persone/viaggi/musica evocativi
Ombre angeliche  l'11 dicembre. Approfondimento e curiosità sui personaggi
4° Books Land il 17. La coppia omosessuale al posto della classica coppia
5° Le tazzine di Yoko il 23. Informazioni in anteprima sul secondo libro
6° Emozioni in Bianco e Nero il 29. Estrazione dei 5 vincitori!

Come partecipare?

- Mettere un bel “mi piace” alla pagina Syntechè 
- Essere follower di tutti i blog che ospiteranno l’evento
- Rispondere alle domande che troverete sotto ogni tappa
- Lasciare la vostra email nei commenti in modo da essere contattati in caso di vittoria

Ecco l'argomento che trattiamo oggi: come nasce una coppia all'interno di un libro, e soprattutto perchè nasce. 

Non è detto che in un libro fantasy debba per forza esserci la classica storia d'amore, ma, ammettiamolo, moltissimi libri ci hanno fatti disperare per le vicissitudini dei protagonisti. Quando ho deciso di inserire una malandata coppia nel mio libro, l'ho fatto perchè mi sembrava qualcosa che anch'io avrei letto. Anch'io mi sarei messa a tifare per vedere i personaggi felici di godersi un poco di pace insieme alla loro dolce metà. 

A sedici anni, non prendevo neppure in considerazione l'idea di poter avere un protagonista femminile nei miei racconti: ero in quell'età in cui non andavo particolarmente d'accordo con tutto ciò che è leggero, comprese le chiacchiere tra ragazzine. Non avrei saputo da dove iniziare per descrivere i pensieri di una giovane ragazza, per cui la mia scelta ricadde su quello che poi, col tempo, diventò Yannis. 

Presa questa prima decisione, dovevo solo capire come gestire il suo rapporto con un altro personaggio. Adesso so che una storia d'amore, che sia l'argomento principale del libro, che sia solo una parte importante o un elemento di fondo, è una cosa complicata, ma allora mi sembrava tutto un gioco. Per cui, come in tutti i giochi migliori, ho voluto fare un esperimento. 
Moltissimi libri fantasy hanno una storia d'amore classica, ma quanti ne hanno una considerata non convenzionale? E dico considerata, perchè, per me, l'orientamento sessuale è qualcosa di insindacabile e del tutto libero. Qualcosa su cui dovrebbe essere normale scegliere come dovrebbe esserlo decidersi tra preferire il dolce o il salato. Io la vedevo così anche allora, ma ero affascinata all'idea di addentrarmi in un terreno magari non del tutto innovativo, ma comunque originale.

Così sono nati Yannis e Psiche: una coppia non convenzionale nell'universo fantasy, ma assolutamente normale agli occhi di una scrittrice in erba. È probabile che abbia parlato del loro amore in maniera troppo inesperta, facendo errori o semplicemente trascurando cose che io non potevo e non posso sapere, ma è venuto comunque fuori un rapporto per cui io avrei potuto fare il tifo. In cui mi sarei potuta immedesimare.

Yannis si trova in un mondo in cui la pressione sociale, forse, su quali coppie siano preferibili rispetto ad altre è sparita. D'altra parte, il disastro mondiale ha reso la procreazione un concetto imperativo, per tutelare la sopravvivenza del genere umano. Ma quello che Yannis percepisce come differente non sono i suoi gusti in fatto di compagni, è il suo stesso essere differente. Nella sua comunità non c'è nessuno come lui, il che rende difficile capire cosa sia opportuno fare e cosa no. Non ha genitori, quindi nessun punto di riferimento, e le sue preferenze in qualsiasi settore non trovano compagnia nei suoi coetanei.

D'altra parte, Psiche ha visto il suo compagno crescere da un'età in cui l'amore passionale è ben lontano dalla mente. Crescere insieme non vuol dire essere in grado di provare le stesse emozioni nello stesso momento: Cosa succede quando uno dei due capisce di provare qualcosa di più? Cosa succede quando il dovere di procreare e l'impossibilità di farlo, almeno non da soli, porta a conclusioni inaspettate?

Scrivere su loro due è stato entusiasmante, perchè il loro rapporto si è evoluto, è cambiato. Entrambi i personaggi hanno subito varie modifiche nel corso della storia, il che li ha portati a nascere come ragazzini inesperti per diventare qualcosa di più. Non voglio dire altro per non togliere nulla ai futuri lettori: spero solo che questa storia vi coinvolga come ha coinvolto me. Molti pensano che le storie d'amore siano parentesi futili, ma io credo che il bisogno di inserirle in una vicenda, in qualsiasi vicenda, sia un chiaro modo di dire che senza di esse non avremo ragione di sognare, almeno un poco.

Ed ecco la domanda per poter provare a vincere una copia del libro:

Indica la tua coppia letteraria preferita e spiega perché.

Grazie mille a tutti per l'attenzione :) 
A presto
Monica 


giovedì 11 dicembre 2014

L'armata del lovvore a Innsbruck

Buongiorno carissimi!!
Eccomi di nuovo qui pronta a raccontarvi il mio strepitoso weekend a Innsbruck.


Devo fare una piccola premessa (tanto per cambiare): come ben sa chi mi segue da tempo, ogni volta che “L’armata del lovvore” decide di spostarsi qualcosa DEVE per forza capitare.

Che siano alluvioni, nevicate fuori stagione, deliri vari, potete stare sicuri che noi ci siamo in mezzo.

Con Paola e Micht, che sono venuti insieme a me e mio marito a Innsbruck, abbiamo iniziato a organizzare questo viaggio alla fine di Agosto.


Da subito abbiamo trovato qualche difficoltà, la maggior parte degli alberghi erano già prenotati (O.o ma non c’era la crisi???) e fare le prenotazioni per i biglietti del treno è risultato molto più complicato del previsto. Vabbe siamo sopravvissuti!

Cosa succede a 15 giorni dal tanto desiderato viaggio? Viene indetto uno sciopero generale proprio per il 5 Dicembre, giorno in cui Paola, io e Davide dovremmo partire.

Allo smarrimento iniziale sono susseguiti giorni di rabbia, sclero totale, depressione e sconforto. Ma dato che “L’armata” non si ferma davanti a nulla, con Paola decidiamo di partire il giorno prima con il treno notturno. Lei fa i biglietti, io convinco Davide che poco importa se quel giorno lavoriamo, NOI dobbiamo partire, e cosa succede? Lo sciopero viene spostato al 12 Dicembre!! (QUALCUNO MI SPARI!!!).

OK niente panico. A quel punto eravamo pieni di biglietti XD quelli per il 4 quelli per il 5.. eventualmente potevamo arruolare qualcuno per strada! Come non detto, decidiamo di partire il 5, perché viaggiare di notte e arrivare a Innsbruck alle 4.30 del mattino non è il massimo.



Che vi posso dire di questo bellissimo fine settimana? La prima cosa che mi viene in mente è la calca disumana che abbiamo dovuto affrontare per riuscire a vedere anche solo una bancarella.. gente, gente ovunque! 





Ma tralasciando questo piccolo particolare, ci sono solo bei ricordi.. la cioccolata in tazza che non era una cioccolata in tazza, ma due bicchieri di latte con una palla di cioccolata da buttare dentro!




Le luci della città, meravigliose e bellissime.





I diavoli che terrorizzavano i passanti con le loro maschere e corna, e che hanno fatto infuriare il mio cane.


Giocare al parco come se avessimo 3 anni o poco più.... 



La corsa in carrozza e io che cerco di imitare KATE facendo ridere tutti (in realtà mi compativano, come si può vedere dalla faccia di mio marito).



E poi c’è il mio regalo di COMPLEANNO! Ebbene sì, questi pazzi (più quelli rimasti a casa) hanno pensato bene di portare il regalo con loro e di consegnarmelo in pizzeria.

Ora voi dovete sapere che io sono decisamente ANTICA, così ANTICA che ancora non avevo voluto prendere uno Smartphone. Ovviamente i miei cari amici, che non ne potevano più di pensare a quanto ANTICA io fossi, hanno deciso di regalarmelo.. e così ecco a voi il LennyPhone!!!



Io, ovviamente, avevo capito tutto da mesi e quindi in queste settimane mi sono voluta divertire un po’.

Del tipo se parlavo con Paola in chat le dicevo cose come “Mamma mia speriamo che Davide non mi compri il CACCAPhone per il compleanno” (Con alcune amiche lo avevamo ribattezzato così visto la mia avversione per questo simpatico strumento)… oppure “ODDIO quelli del volontariato mi hanno sgridato perché sono l’unica senza lo Smartphone.. DEVO andare a comprarne uno in settimana.. per forza!!”


Insomma, ormai lo avete capito sono bastarda dentro (oltre che ANTICA ovviamente).

Alla fine, scherzi a parte, sono felicissima di questo regalo, Lenny ed io stiamo facendo amicizia e sono sicura che mi abituerò a lui quanto prima.

Per finire in bellezza vi lascio qualche foto degli altri regali che ci siamo scambiati, sono quelli di Natale e sono stata COSTRETTA ad aprirli, nonostante io sia ANTICA pure in quello UU i regali si aprono solo il 25.





A parte tutto, sono stati giorni meravigliosi e sono volati anche troppo in fretta.. per il prossimo appuntamento del lovvore speriamo solo di essere più numerosi, perché la voglia di rivederli tutti è sempre altissima!






A presto 
Monica 

giovedì 4 dicembre 2014

Speciale "Cover IN - Cover OUT" Eleggiamo la cover più brutta!!!


Buongiorno carissimi!
Oggi ritorna la rubrica "Cover IN - Cover OUT" con uno speciale di fine d'anno. 

In questi ultimi mesi avete votato le cover più belle e quelle più brutte, ed è quindi arrivato il momento di farci quattro e rivedere tutte le cover più brutte e di votare la più brutta in assoluto!!

Siete pronti? Eccole qui in tutto il loro splendore :) 



Devo dire che sono proprio fiera della mia ricerca, mai visto tanto orrore tutto insieme XD

Bene per votare vi basterà lasciare un commento con scritto il numero di quella che vi piace di meno. Se volete anche fare una classifica delle tre più orride non c'è problema.. fate pure!!

Visto che non sono così cattiva presto arriveranno anche le Cover IN, tranquilli.

A voi la parola.
Monica 

martedì 2 dicembre 2014

Libro della settimana - Il baco da seta di R. Galbraith (J.K. Rowling)

Incredibile ma vero, rieccomi qui con una nuova recensione. Vi sono mancata? Se non mi addormento sulla tastiera mentre scrivo (in questo periodo mi addormento ovunque) porterò a termine il mio compito.

Oggi parliamo de “Il baco da seta” l’ultimo libro della nostra amata J.K. Rowling.

Londra. L'eccentrico scrittore Owen Quine non si fa vedere da giorni. Non è la prima volta che scompare improvvisamente, ma non è mai stato via così tanto tempo e la moglie ha bisogno di ritrovarlo. Decide così di assumere l'investigatore privato Cormoran Strike per riportare a casa il marito. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c'è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n'è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Se venisse pubblicato, il libro di Quine rovinerebbe molte vite: perciò sono in tanti a voler mettere a tacere lo scrittore... Ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese, "Il baco da seta" è il secondo romanzo della serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la sua assistente, la giovane e determinata Robin Ellacott.

Il primo libro di questa serie mi era piaciuto. La Rowling, sotto pseudonimo, mi aveva convinta con un giallo ricco di suspance e ottimi protagonisti.
Di questo suo secondo romanzo non sono altrettanto entusiasta.

Le prime cento pagine le ho trovate estremamente lente, quasi soporifere. Passato questo scoglio il libro sembrava decollare, nonostante una trama alquanto inconsueta e strana.

No, non sto parlando della trama del libro, ma di quella del libro nel libro.. ok mi spiego meglio.

In questo romanzo si parla di uno scrittore scomparso, che ha scritto un libro molto particolare, la cui trama andrà a scoperchiare una serie di questione irrisolte nel mondo dell’editoria inglese.
La trama a cui mi riferisco è questa. In un primo momento ho pensato che la Rowling avesse fumato qualcosa di molto pesante prima di scriverla, poi mi sono resa conto che lei è un vero genio del male (come se ce ne fosse bisogno) e che all’interno di quella trama strampalata aveva nascosto una serie di indizi non facili da scovare.

Chi ha letto Harry Potter, sa benissimo quanto questa autrice sia brava nel nascondere piccoli indizi qua e là, tutti conosciamo bene il suo stile e il suo modo di scrivere.

Su questo non ho nulla da ridire, tanto meno sui protagonisti principali,  Cormoran e Robin come nel primo volume sono assolutamente perfetti.

Quello che invece mi è mancato è un po’ di pathos, e un finale che lasci il lettore davvero a bocca aperta.

Nell’insieme il libro si lascia leggere, forse più per i due protagonisti in sé che per tutto il resto.
Sicuramente continuerò questa serie, voglio scoprire di più su Cormoran e Robin, sulla ex fidanzata di Cormoran e sul quel “simpaticone” del fidanzato di Robin. Spero che il prossimo libro mi porti più adrenalina e un po’ meno sbadigli… cara zia Row so che tu puoi far avverare tutto questo, e molto di più.

A presto


Monica 

lunedì 1 dicembre 2014

Ritratto di Signora


Buongiorno carissimi!
No, non sono scappata! E' un periodo intenso, tante cose da fare e poco tempo per farle. Ma per la rubrica "Ritratto di Signora" il tempo lo trovo sempre, e oggi più che mai perchè abbiamo tra noi un ospite speciale. 


Bianca Marconero, autrice di "Albion" e "La prima cosa bella" ha accettato nuovamente la nostra proposta di scrivere un articolo per questa rubrica e noi ne siamo felicissime. 

Ho riso e pianto leggendolo, mi sono emozionata e sono sicura che la SIGNORA a cui è dedicato ne sarebbe orgogliosa. 

Ecco Margherita Hack vista dagli occhi di un'altra Margherita... 

Exempla, vite di santi, e viaggiatori, il vangelo stesso sono la prova che alle persone come me e come voi  le biografie dei grandi interessano eccome. Le ragioni sono lampanti e credo si possano riassumere in due parole: edificazione e consolazione. L'esempio illustre , infatti, ci pone un obiettivo ideale. Qualcosa a cui si tende. Un motivational   che ci appiccichiamo, da qualche parte, nella coscienza. Ma, se accantoniamo per un attimo il valore totale della parabola di una vita -e il suo contenuto 'edificante'-,  quello che amiamo, quello che resta, quello che consola e nel quale ci si riconosce non è il successo,  ma il fallimento. 

Il fallimento come parte del percorso, il fallimento come banco di prova della determinazione. Scuotiamo il capo mentre Giuseppe Verdi viene respinto dal conservatorio di Milano;  battiamo una pacca sulla spalla di Arthur Conan Doyle mentre si vede rifiutare Uno studio in rosso,  e, ovviamente, massima solidarietà ad Albert Einstein, bocciato in matematica. Poco ci importa che alcune di queste cose, in effetti, non siano mai accadute, questi tre aneddoti biografici ci dicono che agli sbagli si può rimediare. E la cosa, ovviamente, ci piace. Quindi al grido di "c'è chi ha fatto peggio" e di "c'è sempre una speranza" hanno trovato consolazione milioni (forse miliardi) di musicisti, scrittori e studenti, negli ultimi 180 anni.  E, considerando che nel 1921 Albert era già premio Nobel per la Fisica e dando per vera la nota 'agiografica' sulla più celebre bocciatura di tutti i tempi, si sarebbe consolata anche Margherita Hack, quando, in seconda ginnasio, si ritrovò rimandata in matematica. 



Già quella Margherita Hack, docente di astronomia, membro dell'accademia dei Lincei, presenzialista della divulgazione scientifica: rimandata in matematica. Questo è ciò che mi piace nelle parabole di una vita: i dettagli imperfetti, di cui potrei tessere un elogio, citando un'altra grandissima italiana.  Ma non lo faccio. Parlo invece, per quel che posso, di Margherita.
Io e lei ci assomigliamo. Certo, sto a lei come il granello di sabbia sta alla montagna, ma l'ho sempre sentita molto vicina. Abbiamo cose in comune. L'approccio alla moda, per esempio. La sua unica regola era che un indumento doveva farla sentire a suo agio. Ecco. Esattamente come me. Ho un guardaroba in cui ci sono repliche, in gradazione cromatica, degli stessi indumenti di comodità certificata. Secondo punto che abbiamo in comune: l'università. Ci siamo entrambe iscritte a Lettere.  Lei la scelse perché gli unici laureati nella cerchia dei suoi genitori erano passati per Lettere. E per me fu lo stesso: approdai all'inferno in mancanza di un quadro decente dell'offerta universitaria e, in seguito, la mia pigrizia -noto fattore di crescita della massa inerziale- fece il resto. Come una biglia sparata nel vuoto, proseguii nel mio moto perpetuo. Lei invece no. Lei non perseverò. «Capii subito di aver fatto un errore madornale» scrive. «Mi dissi ho sbagliato strada!"». Quindi si iscrisse a Fisica, dopo un solo giorno trascorso alla facoltà di Lettere. 


Tornando alle analogie, condividiamo una certa passione per la due ruote e, proprio come me, la Hack ha cercato di mediare il suo contenzioso con Dio presentandosi in chiesa e parlando coi preti. Non è andata bene a nessuna delle due. Ci sono troppi preti che non sanno parlare di un  Dio plausibile. E ancor di più che sono cattivi ministri. Pensare che il loro datore di lavoro sia un essere infallibile sembra pura ostinazione contro l'evidenza. Oppure fede, fate voi.
Certo, resta la questione del libero arbitrio, ed è solo per questo che, a differenza della mia illustre omonima, non sono ancora approdata a un ateismo radicale

Qui mi fermo, ma vi giuro che potrei continuare l'elenco di cose che abbiamo in comune. Ma mi fermo, dicevo, perché Margherita all'età di 91 anni suonati ha chiuso gli occhi e ha salutato tutti. Restano una pletora di testi, filmati di interventi televisivi, contributi alla divulgazione e al mondo accademico. La voce resta, esattamente come la luce di quelle stelle ormai spente, che ancora viaggia fino a noi e le fa sembrare vive, accese nel cielo. La voce resta, e che altro?
La domanda me la faccio perché, come dicevo prima, non sono atea. Non credo fino in fondo nel Dio dei cristiani, ma considero comunque la sopravvivenza dello spirito come una possibilità; ne segue che considero anche il paradiso (o comunque lo si voglia chiamare), come una possibilità. 

Per questa ragione mi sono fatta una domanda. Ragionando per assurdo e dando per certo il paradiso, come luogo deputato alla gloria delle anime giuste, cosa succede agli atei?
Ci si salva per meriti oggettivi e oggettivamente 'cristiani' o bisogna per forza avere la tessera del partito? È un esame in cui è obbligatoria la frequenza, o basta dimostrare di avere i requisiti minimi della decenza umana?
Quindi, col massimo rispetto e in puro spirito dialettico, cosa sarebbe successo SE  in quel 29 giugno del 2013 l'anima di Margherita Hack, atea e presidentessa degli agnostici, fosse arrivata davvero alle porte del paradiso?
Con molte licenze poetiche, io immagino che sia andata così.


din don
«Un altro?» domanda Mister P. scambiando uno sguardo con l'angelo portinaio. «E io che pensavo di staccare. Vedi un po' chi è, Gennaro! E speriamo di far presto». Gennaro, l'angelo portinaio, si dilegua; Mister P. prende un libro che immagineremo di proporzioni bibliche. Lo sfoglia e intanto torna l'angelo. «Si chiama Margherita» dice, trattenendo l'affanno (e su questo punto sospendiamo l'incredulità e accettiamo una visione antropica dell'altrimenti misteriosa fisiologia degli angeli).
«Margherita come?»
 L'angelo controlla meglio. «Margherita Hack, ma tranquillo, capo» aggiunge in affanno, «sembra un caso semplice: è atea».
«Ah. Nessuna conversione sul letto di morte?» è una domanda d'ufficio, Mister P. deve farla, così sta scritto.
«No. Era un'astronoma».
Atea, scienziata. Non potrebbe essere così semplice neppure se si fosse ripresentato Charles Darwin in persona. Questo caso si archivierà alla velocità della luce. Ma Mister P. è zelante. E fermo restando che è suo dovere mettere a verbale la violazione del punto uno e del punto due del Decalogo, chiede comunque il resoconto del resto delle infrazioni.
«Che mi dici del punto tre? Ha nominato il nome di Dio, invano?»
L'angelo arrossisce. «Capo, non ho moltissimi dati, ma era toscana. Fiorentina».
«Ah, ah» esclama con l'aria trionfante. «Progenie di Capaneo! Bestemmiatori certificati».
«Già, ma sa, capo,  c'è quella direttiva recente…»
«Quale?»
«Insomma la toscana è regione a statuto speciale. Il boss ha deciso di non essere troppo fiscale. Non lo fanno mica per disprezzare l'Onnipotente. È un intercalare. E poi, nel nostro caso, Margherita ce l'aveva più con gli essere umani che hanno -perdoni la parola-  inventato Dio. Aspetti…» si infila una mano in tasca tira fuori un libro, lo apre a colpo sicuro. «Ecco cito testuale non solo abbiamo inventato un creatore che vive nei cieli. Ma pecchiamo così tanto di presunzione da avergli dato la nostra faccia. Ecco  era il dio a immagine e somiglianza, a non piacerle. Prova dell'egocentrismo umano. E  poi, sì, ce l'aveva con il clero. Ma anche il boss» e indica in alto, «ce l'ha col clero, perché, con rispetto parlando, lì nel mucchio non è che ci sono solo stinchi di santo. E non parlo delle Crociate, anche se la propaganda ancora le rinfaccia.  E neanche dell'Inquisizione. Ma di tutta l'altra roba brutta veramente, che succede adesso…»
«Non si fa guerra al clero, in nessun caso» pontifica. «Non si fa»
«Si, capo, però non ha risparmiato neppure i fascisti, eh! Era ancora al liceo quando ha difeso gli ebrei. Per via delle leggi razziali! E lo ha detto ad alta voce, quando dirlo ad alta voce non era una faccenda senza conseguenze» lancia uno sguardo allusivo. «Ha rischiato l'espulsione da tutte le scuole del regno! E, mi corregga se sbaglio, capo, ma  non è nella nostra politica spedire all'inferno chi si batte per le ingiustizie, perché, lei mi insegna i santi martiri…» 
«Ho il quadro. Grazie» lo interrompe. Mister P. ci pensa un attimo poi lascia in sospeso il punto tre. Né a favore né contro. Neutrale.  Siamo sempre 2 a 0 a favore dell'Inferno. «Passiamo oltre: che mi dici del punto quattro? Lavorava di sabato?»
«Signore, con tutto il rispetto, era italiana. Lei ha presente il governo Monti? Hanno liberalizzato gli orari. Se hai la fortuna di avere un lavoro, lo fai anche di sabato. Sono tempi duri, capo».
«Torniamo al soggetto» dice. «Cosa faceva nel week end?»
L'angelo sfoglia il suo quaderno. «Se la spassava, direi! Giocava a pallavolo. L'ha fatto fino a ottant'anni.  E poi scampagnate in bicicletta. Le è capitato qualche volta di tornare a casa con piccoli animali abbandonati. Li adottava».
Mister P. guarda la casella. E alla fine lascia in sospeso anche il punto quattro. Vince ancora l'inferno, ma comincia a sospettare che sia possibile una rimonta.
«Sull'onorare il padre e la madre, che mi dici?»
L'angelo annuisce. «Rispetto, amore, affetto, considerazione. Figlia ideale».
Un punto per il paradiso. Magari il punto della bandiera, ma intanto... 
«Ha ucciso?»
«Macché scherza? Manco gli animali mangiava. Vegetariana dalla nascita. Le ripugnava l'idea di ingoiare qualcosa che era stato vivo, prima di essere morto. Direi che sul punto non uccidere era un'integralista».
Pareggio. Inferno 2 paradiso 2. Sono tempi complicati, non è più facile mandare all'inferno neppure gli scienziati… Mister P. scuote il capo. «E la vita privata?»
«Monogamia associata a una longevità notevole. Sono arrivati insieme alla fine. E si erano incontrati da marmocchi. Aldo, il futuro marito, aveva tipo 10 anni e lei 8. Erano al Bobolino d'estate. Aldo voleva giocare a palla e Margherita ne aveva una» ammicca. «Sa come vanno queste cose».
Mister P. non lo sa, ma immagina. «Hanno vissuto nel peccato, però!»
«No, sposati in chiesa».
Oh diavolo! 3 a 2! Il paradiso passa in vantaggio.
«Ha desiderato la roba d'altri?»
«No, era comunista».
Mister P. rizza la schiena. Potrebbe essere la svolta, i politici sono figli dell'inferno. «Si è sicuramente appropriata di qualche seggio, solo per arricchirsi alle spalle del suo paese».
«A dire il vero ha vinto un seggio, ma ha rinunciato. Poi ne ha vinto un altro e lo ha ceduto».
«Ne sei certo?»
«Sicuro sì».
Mister P. guarda il risultato. 4 per il paradiso, 2 per l'inferno. Ci sarebbero ancora due punti per la falsa testimonianza e il desiderio della roba d'atri. Ma qualcosa gli dice che non farebbero altro che aumentare il divario. Ha vinto il paradiso.
A questo punto stabiliscono che Margherita Hack, scienziata, sì, ma anche ecologista, animalista, attivista per i diritti civili merita la gloria dei cieli. E io sono d'accordo. Non sono del tutto sicura però che una volta che le hanno dato il permesso di entrare e accomodarsi, lei lo abbia fatto davvero.
Su questo finale, il vero finale, lascio pensare al lettore ciò che vuole e mi riservo di chiederlo alla diretta interessata, se mai ci incontreremo davvero, da qualche parte. Dall'altra parte.


bibliografia minima
La mia vita in bicicletta – Ediciclo, 2011 
Nove vite come i gatti – Rizzoli, 2012
Dove nascono le stelle-  Sperling & Kupfer, 2004
Vi racconto l'astronomia- Laterza, 2002

Ritratto eseguito sulle note de "Il Piccolo Diavolo -  OST" di Evan Lurie.
Bianca Marconero. 

Grazie mille a Bianca per questo splendido ritratto, grazie per averlo condiviso con noi con la sua solita ironia. Secondo me la Margherita delle stelle si è divertita da impazzire con le tue parole! 
Come sempre potete trovare questo articolo su:
Miki in the PinkLand
Un libro per amico
Stasera cucino io
Franci lettrice sognatrice